Chiesa parrocchiale di S. Margherita

Edificio dall’alta facciata e dal campanile barocco, fu consacrato nel 1785, inglobando dietro il campanile un ossario secentesco. La precedente chiesa romanica già citata nel Duecento era a destra dell’attuale sagrato. Gli interni sono decorati con delicati stucchi barocchi e tinte lievi.

Da sinistra si ammirano: il battistero ricavato nell’antico ossario, le cappelle di San Carlo e Santa Margherita, l’abside con tre affreschi (S. Ambrogio contro i pagani – D. Peracino, 1817; la gloria di S. Margherita e S. Carlo e gli appestati – L. Peretti, 1817) e infine due cappelle dell’Addolorata e del Sacro Cuore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Chiesa dell’Annunciazione di Maria – La Madonnina

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Situata sulla strada che va al Municipio provenendo dal cimitero.

In origine, la chiesetta era una cappella costruita alla confluenza di tre antiche vie ed era intitolata a Sancta Maria ad fontes, sostituendo così l’antica devozione pagana di celti e romani al culto delle Matronae, divinità protettrici della fertilità. La tradizione afferma che nella cappella si sedevano e posavano i loro carichi i paesani in transito, approfittando della sosta per recitare preghiere alla Madonna, a san Rocco e san Sebastiano, santi ausiliatori contro le pestilenze.

I suoi affreschi, raffiguranti la Madonna tra S. Rocco e S. Sebastiano, risalgono alla fine del XV secolo e appartengono alla scuola novarese. Dopo il loro arricchimento, fu nel XVII secolo che si costruì la chiesa vera e propria grazie alle donazioni di alcuni cittadini. Tra questi vi fu Bartolomeo Viotti, che partì da Meina per combattere i turchi al servizio di Venezia.

La chiesa ha un’unica navata di circa dodici metri per sei. Ai suoi lati si ammirano alcuni quadri: a destra di chi entra Sant’Antonio e poi la Madonna con Bambino, sul lato sinistro una Sacra Famiglia con un religioso francescano e un Crocefisso.